14 Luglio 2020

Dichiarazioni reticenti – Questionario polizza

Cass. Civ., ordinanza 13 maggio 2020, n. 8895 (rel. Cricenti)
La predisposizione di un questionario da parte dell'assicuratore, benché non abbia la funzione di "tipizzare" le possibili cause di annullamento del contratto di assicurazione per dichiarazioni inesatte o reticenti, evidenzia tuttavia l'intenzione dell'assicuratore di annettere particolare importanza a determinati requisiti e richiama l'attenzione del contraente a fornire risposte complete e veritiere sui quesiti medesimi e, quindi, dev'essere valutata dal giudice in sede di indagine sul carattere determinante, per la formazione del consenso, dell'inesattezza o della reticenza (cfr. Cass. 4682/ 1999), cosi che è sufficiente che l'assicuratore chieda all'assicurato di denunciare ogni possibile situazione che possa aumentare il rischio o concretizzarlo del tutto (cfr. Cass. 27578/ 2011).
Nel caso in cui risulti pacifico che un questionario sia stato sottoposto e che vi fosse richiesta di denunciare circostanze rilevanti ed incidenti sul rischio, tale adempimento è sufficiente a manifestare interesse dell'assicuratore per situazioni rilevanti ai fini del concretizzarsi dell'evento.