27 Dicembre 2012

Insidia stradale – Effettivo potere di controllo e di vigilanza sul bene demaniale – Verifica del giudice

“Il fattore decisivo per l’applicabilità della disciplina ex art. 2051 c.c. deve individuarsi nella possibilità o meno di esercitare un potere di controllo e di vigilanza sui beni demaniali, con la conseguenza che l’impossibilità di siffatto potere non potrebbe ricollegarsi puramente e semplicemente alla notevole estensione del bene e all’uso generale e diretto da parte dei terzi, da considerarsi meri indici di tale impossibilità, ma all’esito di una complessa indagine condotta dal giudice di merito con riferimento al caso singolo, che tenga in debito conto innanzitutto gli indici suddetti.”

La Suprema Corte censura la decisione impugnata, in quanto erroneamente la Corte territoriale ha fatto discendere l’inapplicabilità dell’art. 2051 c.c. in modo automatico dall’estensione della rete viaria e dall’uso di essa da parte della collettività. Infatti, un tale effetto non costituisce riflesso incondizionato ed automatico delle indicate caratteristiche della strada, le quali rappresentano meri indizi dell’impossibilità di un concreto esercizio del potere di controllo e di vigilanza sulla strada; impossibilità che può essere ritenuta non già in virtù del semplice riferimento alla natura demaniale ed all’estensione della strada, ma a seguito di una indagine condotta dal giudice con riferimento al caso concreto. _x000d_
In definitiva l’estensione della strada e l’uso generale di essa da parte della collettività rilevano nell’indagine che il giudice è tenuto a compiere caso per caso, per verificare se l’esercizio del potere di controllo e di vigilanza della strada da parte dell’ente che ne è proprietario sia risultato in concreto possibile, dovendo altrimenti escludersi il rapporto di custodia e ritenersi non configurabile la responsabilità di cui all’art. 2051 c.c._x000d_
Precisa, altresì, la Corte, con riferimento al concetto di custode, quale titolare del potere di custodia (di diritto, ma anche come disponibilità di fatto), che è potere funzionale ed esigibile, che tale funzione ed esigibilità deve essere valutata in concreto e non tradursi in un principio astratto di esenzione di una parte forte (concessionario di autostrada, ente pubblico territoriale con gestione della rete stradale di appartenenza, o di altro servizio pubblico o di bene demaniale). Questo potere di accertamento della qualità e quantità di custodia appartiene alla cognizione del giudice, che deve applicare la norma ed il suo ambito senza creare posizioni di vantaggio per la parte danneggiante, ma secondo un prudente apprezzamento delle circostanze e tenendo conto che la norma pone un rilevante onere della prova a carico della parte che risponde della responsabilità oggettiva._x000d_
Con particolare riguardo al demanio stradale, è necessario che la configurabilità della possibilità in concreto della custodia sia indagata non soltanto con riguardo all’estensione della strada, ma anche alle sue caratteristiche, alle posizioni, alle dotazioni, ai sistemi di assistenza che lo connotano, agli strumenti che il progresso tecnologico appresta, in quanto tali caratteristiche acquistano rilievo condizionante anche delle aspettative degli utenti, rilevando, ancora, quanto alle strade comunali, come figura sintomatica della possibilità del loro effettivo controllo, la circostanza che le stesse si trovino all’interno della perimetrazione del centro abitato. Occorre, invero, avvertire che, se si tratta di strada comunale all’interno della perimetrazione del centro abitato, la localizzazione della strada è indice della possibilità di vigilanza e controllo costante da parte del Comune.