17 Marzo 2014

Insidia o pericolo occulto – Omessa o insufficiente manutenzione di strade pubbliche – Responsabilità risarcitoria della P.A. ex art. 2043 c.c. – Difetto di prova in merito alla non visibilità e non prevedibilità

“La presunzione di responsabilità di cui all’art. 2051 c.c. nei confronti della p.a. rimane esclusa per quelle categorie di beni demaniali, quali le strade pubbliche, che sono oggetto di utilizzo generale e diretto da parte di terzi, poiché in questi casi non è possibile un efficace e capillare controllo ed una constante vigilanza da parte della p.a. tale da impedire l’insorgere di cause di pericolo per i cittadini. Pertanto, la configurabilità della responsabilità risarcitoria della p.a. va inquadrata nell’ambito dell’art. 2043 c.c. che richiede, nell’osservanza della norma primaria del neminem laedere, che la strada aperta al pubblico transito non integri per l’utente una situazione di pericolo occulto, tale da costituire insidia o trabocchetto.”

Il caso di specie riguarda una richiesta di risarcimento danni al mezzo causati dalla presenza di una buca sul manto stradale._x000d_
Il decidente rigetta la domanda risarcitoria in quanto ritiene che dagli accertamenti istruttori sia emerso che l’insidia creata dalla presenza sul manto stradale dalla larga buca fosse ben visibile, essendo il fatto accaduto in pieno giorno in un tratto di strada ad andamento rettilineo. _x000d_
In particolare, la configurabilità della responsabilità risarcitoria della p.a. va inquadrata nell’ambito dell’art. 2043 c.c. che richiede, nell’osservanza della norma primaria del neminem laedere, che la strada aperta al pubblico transito non integri per l’utente una situazione di pericolo occulto, tale da costituire insidia o trabocchetto._x000d_
Ne deriva che sul danneggiato incombe l’onere di provare l’esistenza dell’insidia o del pericolo occulto, che si estrinseca nella prova dell’elemento obiettivo della non visibilità e di quello subiettivo della non prevedibilità della situazione di pericolo._x000d_
Ciò in quanto, in ordine ai danni subiti dall’utente in conseguenza dell’omessa o insufficiente manutenzione di strade pubbliche, il referente normativo per l’inquadramento della responsabilità della p.a. non è costituito dall’art. 2051 c.c., che sancisce una presunzione inapplicabile nei confronti della p.a. con riferimento ai beni demaniali, quando risulti l’oggettiva impossibilità di un esercizio del potere di controllo di essa sulle strade in custodia, in dipendenza del loro uso generale e diretto da parte dei terzi e della notevole estensione di tali beni” (cfr. Trib. Bari, 13 febbraio 22007, n. 407; Cass. Civ., 29 aprile 2006, n. 10040).